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Industria alimentare: pulizia e disinfezione, ci sono alternative!

La fase di pulizia nell'industria alimentare è una fase che consuma acqua e prodotti chimici.

In 25 anni il metodo di pulizia industriale non si è evoluto.

Prima di tutto il risciacquo poi i prodotti chimici vengono dispersi e agiscono per un po 'di tempo il risciacquo poi una fase di disinfezione. A volte viene eseguito un terzo risciacquo.

Questo metodo tradizionale è utilizzato nel 90% delle industrie alimentari e richiede una quantità molto elevata di sostanze chimiche.

Sempre più alternative si stanno sviluppando: nuove generazioni di attrezzature e tecnologie più rispettose dell'ambiente per la pulizia e la disinfezione.

Scopri le diverse tecniche di pulizia alternative e innovative:

  • CRIOGENIA

Un semplice principio: vengono proiettate particelle di neve di ghiaccio o anidride carbonica. Il freddo intenso associato allo shock meccanico fa sì che il rifiuto si stacchi dal suo supporto. C'è poi uno spreco facile da trattare.

La criogenia è un'efficace azione di pulizia senza prodotti chimici ed è una pulizia monofase che riduce drasticamente il consumo di acqua.

Molto efficace nelle industrie alimentari di proteine ​​grasse come formaggio, cioccolato.

I limiti della criogenia: questa tecnica di pulizia è piuttosto costosa, infatti il ​​ghiaccio secco è costoso. E non è adatto per le industrie che producono frutta e verdura.

  • VAPORE SECCO SATURO

Il vapore acqueo viene proiettato ad alta pressione, riscaldato oltre la temperatura di ebollizione, l'energia termica del vapore acqueo viene così aumentata impedendogli di condensare immediatamente a contatto con una superficie fredda. Il vapore secco surriscaldato ha proprietà dissolventi e sgrassanti.

I vantaggi: il vapore ad una temperatura superiore a 110 ° C diventa un potente tensioattivo per sciogliere sporco e grasso sulle superfici da pulire. Inoltre il vapore raggiunge ogni angolo permettendo così un'accurata pulizia delle superfici.

La quantità di acqua necessaria è molto inferiore rispetto alla pulizia tradizionale e il tempo per la pulizia è notevolmente ridotto.

Questa tecnica è particolarmente indicata nelle industrie dove è impossibile utilizzare acqua come prodotti secchi, pasta, ecc.

I limiti: per superfici molto sporche o particolarmente infette sarà necessario aggiungere un agente disinfettante.

Realizzare un sistema del genere è un investimento significativo: tra 15 e 000 euro per le attrezzature.

  • OZONO

L'acqua ozonizzata è l'unico disinfettante approvato per i processi organici.

È un potente disinfettante, uccide i batteri e disinfetta anche a 2 ° C ed elimina la materia organica con il principio del lyze, mentre il cloro uccide senza distruggere, da qui il rischio di produzione di biofilm.

Utilizzato anche per il trattamento dell'acqua di lavaggio a circuito chiuso per contenitori o prodotti alimentari come frutta e verdura. Può anche essere adatto per mantenere pulita l'acqua di raffreddamento dei prodotti confezionati dopo la cottura in modo da poterli riciclare.

Elimina un ampio spettro di batteri: E. coli, salmonella, Listeria, ma anche muffe, funghi, lieviti, virus o anche micotossine.

  • LUCE PULSATA

La potenza pulsata viene utilizzata per distruggere i microrganismi inviando loro intensi lampi di luce.

L'energia elettrica viene immagazzinata in un condensatore e quindi trasferita a una lampada a guscio di quarzo contenente xeno. Il flash è focalizzato sulla superficie da trattare.

Vantaggio: l'estrema brevità degli impulsi e l'intensità dell'energia rilasciata, conferiscono alla luce pulsata proprietà sterilizzanti.

  • PRODOTTI ENZIMATICI

L'utilizzo di prodotti enzimatici cresce del 30% all'anno e rappresenta un'interessante soluzione per attaccare i biofilm.

Con questi prodotti, le stesse operazioni di pulizia come con un detergente alcalino ma in condizioni di pH e temperatura moderati. Sono quindi meno aggressivi nei confronti dei materiali, delle persone e dell'ambiente.

I vantaggi dei prodotti enzimatici sono numerosi: sono sicuri per le apparecchiature industriali. Causano meno corrosione e richiedono meno manutenzione. Risparmiano acqua e tempo se vengono utilizzati durante la fase di prelavaggio. Infine, sono efficaci anche a bassa temperatura e bassa concentrazione.

CONCLUSIONE

 Le soluzioni alternative sono ancora troppo poco utilizzate.

In questione il costo dell'investimento di insediamento che spesso rallenta le industrie avendo già difficoltà ad avere una visione a lungo termine. Queste soluzioni sono troppo spesso messe in atto in fretta a causa di un imminente problema di contaminazione, che è ancora più costoso che pensare a una progettazione igienica a monte.

Le industrie sono ancora troppo insensibili a questo tipo di soluzione, ma il design igienico può essere particolarmente redditizio con un ROI fino al 50%.

Alcuni settori sono più propensi ad adottare metodi alternativi e a rivolgersi al design igienico. È il caso dei settori dei latticini e dei piatti pronti, che lavorano molto nei circuiti chiusi. Al contrario, le aziende di taglio o le aziende specializzate in prodotti a base di carne sono spesso più riluttanti.